
27 Apr Femminile: Limardi ipnotizza Bargi dal dischetto, poi il Genoa passa nella ripresa
Una San Marino Academy in lotta per la salvezza e desiderosa di dar seguito al “colpaccio” di Lumezzane contro un Genoa all’inseguimento del Bologna per l’ultimo slot che vale la Serie A: sono Titane e Grifoncelle ad inaugurare la 27° giornata di Serie B con un match programmato nell’inusuale orario delle 11:30. Per l’occasione le ragazze di Bragantini ritrovano lo stadio di Montecchio, sede dell’unica vittoria casalinga in stagione. Non c’è Bertolotti, e così la fascia di capitano passa – per la prima volta – a Gardel, schierata dall’inizio al posto di Magni. Novità anche a centrocampo, con Miotto a tamponare l’assenza di Bertolotti. Per il resto, tutto confermato rispetto a Lumezzane.
Le ragazze di casa provano a sorprendere il Genoa con un approccio molto aggressivo. La pressione di Battaglioli sul lato mancino permette a Giuliani di lavorare un pallone sulla linea di fondo: la 30, “pettinandolo”, dribbla Ferrara e poi serve a rimorchio Tamburini, la cui girata finisce a lato. La risposta del Genoa origina anch’essa dall’estremo settore di sinistra. Qui Cuschieri punta Larocca, converge sul piede destro e mette un cross “affilato” che attraversa tutta l’area piccola, ma senza trovare deviazioni. Ancora Titane pericolose dalla linea di fondo: Tamburini sfonda usando tecnica e fisico, poi cerca in area piccola Ventura, anticipata dalla diagonale profondissima e provvidenziale di Mele. Sull’altro fronte il Genoa conquista un corner battuto sulla testa di Lucafò, che manda alto di un soffio. Pochi minuti e altro giro dalla bandierina. Larocca respinge la parabola di Ferrara, Cuschieri si coordina al volo dal limite dell’area di rigore e manca il bersaglio di un palmo. Il primo tempo è così: folate da una parte, folate dall’altra. A metà frazione risale la San Marino Academy, che mette la palla in area direttamente da rimessa laterale. Lipman anticipa di testa Tamburini ma consegna la sfera a Giuliani, che calcia di prima intenzione cercando il palo lungo, mancato non di molto. Risposta immediata del Genoa con il velo di Bargi per Ferrato, contrastata da Congia in maniera giudicata regolare: la palla schizza nella zona di Bargi, che non trova la porta perché disturbata in maniera decisiva da Gardel. Sull’angolo che ne consegue, si accende una pericolosa mischia in area: Tamburini risolve tutto calciando lontano. Miotto prova a sorprendere Forcinella con un destro dalla distanza che, privo di angolo, non crea particolari problemi all’estremo difensore del Genoa. Si arriva alle ultime battute di un primo tempo molto equilibrato. Bargi tenta nuovamente di connettersi a Ferrato, che cade a contatto con Gardel subito dopo l’ingresso in area di rigore. L’arbitro stavolta indica il dischetto. La battuta viene lasciata ad una delle top scorers del campionato, Caterina Bargi, a caccia del gol numero 20. L’esecuzione, però, è fiacca: Limardi non deve neppure spingere, ma le basta accartocciarsi per vincere il duello e mantenere intatto lo 0-0.
L’unica novità nell’intervallo è in casa Genoa: Bettalli per Lipman. Le Grifoncelle partono forte, impegnando subito Limardi con il destro dalla media distanza di Cuschieri, facilmente bloccato dalla 16 di casa. Nonostante il ritmo crescente imposto dalle ospiti, la difesa della San Marino Academy regge senza particolari sbavature. Tuttavia le ragazze di casa non riescono più a risalire come facevano nella prima metà di gara. La prolungata presenza del Genoa negli ultimi trenta metri di campo paga i dividendi all’ora di gioco, su corner: batte Ferrara per Di Criscio, che si muove sul primo palo e, al volo, riesce a “bucare” Limardi. La reazione immediata delle Titane si sostanzia in due conclusioni da lontano, una di Giuliani e l’altra di Battaglioli, entrambe sventate senza patemi da Forcinella. Il Genoa non si fida del minimo vantaggio e prova a cautelarsi sull’asse Di Criscio-Ferrato: la prima lancia per la seconda, che si divincola bene sul secondo palo ma incorna a lato. Pochi minuti e il Grifone si rivede con una delle nuove entrate, Campora, che approfitta di un rilancio corto di Limardi per provare a piazzare la sfera dai sedici metri: il portiere di casa rimedia subito distendendosi alla propria destra. Si aggrappano anche alla traversa, le Titane, per salvarsi sulla tripla occasione genoana del minuto 73’: Limardi mette i pugni sia sui cross di Giacobbo sia sul colpo di testa di Acuti, ma poi deve soffiare per spingere il più lontano possibile il pallone incornato sulla linea da Peare. La sfera, alzata ma non allontanata dall’irlandese, rimbalza sul montante prima di finire sul fondo. Bettalli invece la sfiora, la traversa, con un tiro dai venticinque metri che si abbassa all’improvviso, ma un istante troppo tardi. Nel finale, Tamburini usa le ultime energie per difendere il pallone al limite dell’area di rigore e servirlo all’accorrente Giuliani, che si coordina in relativa libertà ma non riesce a tenere bassa la conclusione. Dalla panchina esce Poli (al rientro in campo dopo l’infortunio), che rileva Larocca: assetto ultra offensivo per Bragantini, che già aveva inserito Pirini, Fancellu e Crocioni. Anche il Genoa aveva operato numerosi cambi, e proprio due subentrate, Cinotti e Bragonzi, costruiscono una grandissima opportunità per chiudere la contesa: la prima riparte a grande velocità sulla corsia destra e apparecchia centralmente per la seconda, che gira sul fondo un rigore in movimento – e forse anche qualcosa di più. La stessa Cinotti decide che è il caso, allora, di mettersi in proprio: il suo tiro dal limite dell’area sbatte in pieno sulla traversa, con il tocco decisivo di Limardi; la palla rimbalza però proprio in zona Acuti, che non ha difficoltà ad insaccare a porta vuota e dare al Genoa la sospirata rete della sicurezza. Nonostante gli appena 2’ più recupero rimasti da giocare, le Titane non si danno per vinte: Pirini crossa per Crocioni, che ci arriva di testa ma non riesce a dare al pallone la cosiddetta “frustata”: Forcinella non ha problemi a gestire. Poi, da una palla recuperata a centrocampo, Acuti prova ad involarsi verso la porta di Limardi e, una volta rimontata, decide di affrettare la conclusione, che risulta larga. A quel punto avevano già iniziato a scendere i titoli di coda sulla gara, che non subirà ulteriori scosoni. Le Titane non riescono a dare seguito alla vittoria di Lumezzane, ma si consolano con la consapevolezza di aver offerto una buona prova contro una delle squadre in lotta per la Serie A. Anche questo aiuterà a preparare l’importantissimo scontro diretto di settimana prossima, nuovamente casalingo.
Serie B Femminile 2024-2025, 27. giornata | San Marino Academy – Genoa 0-2
SAN MARINO ACADEMY [4-1-4-1]
Limardi; Larocca (85’ Poli), Gardel, Congia, Peare; Marchetti; Ventura (64’ Pirini), Giuliani, Miotto (64’ Fancellu), Battaglioli (64’ Crocioni); Tamburini
A disposizione: Montanari, Galli, Gallina, Magni, Weithofer
Allenatore: Simone Bragantini
GENOA [4-2-3-1]
Forcinella; Di Criscio, Lipman (46’ Bettalli), Lucafò, Mele; Giacobbi, Ferrara; Massa (60’ Acuti), Bargi (70’ Campora), Cuschieri (60’ Cinotti); Ferrato (85’ Bragonzi)
A disposizione: Di Bari, Abate, Errico, Macera
Allenatore: Fabio Fossati
Arbitro: Roberto Carrisi di Padova
Assistenti: Matteo Di Berardino e Matteo D’Orazio di Teramo
Ammoniti: Giacobbi, Peare
Marcatori: 60’ Di Criscio, 88’ Acuti
Note: al 44’ Limardi para un calcio di rigore a Bargi
Ufficio Stampa
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